Domenica, 16 Dicembre 2012 23:07

Per una Scampia dei cittadini e non dei tromboni

Scritto da  Gerardo

Da Domenico Pizzuti riceviamo questa Nota sul manifesto n. 2 del Laboratorio politico SCAMPIA FELICE che è stato presentato alle associazioni del territorio.







Per una Scampia dei cittadini e non dei tromboni

Per una rinascita complessiva del quartiere, per il vuoto esistente tra cittadini e istituzioni politico-amministrative, è urgente la ripresa della Politica sia da parte delle istituzioni politico-amministrative sia dei cittadini liberamente associati o meno. Invisibili sono i partiti tradizionali, ed episodiche le loro iniziative di carattere pubblico. Attivi invece associazioni e movimenti storici o recenti operanti per una risposta a bisogni sociali e culturali. Negli ultimi anni si deve segnalare l’attivismo preoccupante di movimenti che mobilitano per obiettivi ambigui, dal rifiuto dei siti di compostaggio, all’allontanamento dei Rom. Urge quindi un ritorno alla Politica per scopi non particolaristici, come libera discussione e confronto su programmi e progetti (come il laboratorio politico “Scampia felice”), per la mancanza di mediazione palese tra cittadini ed istituzioni, allo scopo di convogliare cittadini singoli ed aggregazioni verso obiettivi che riguardano più da vicino i cittadini del quartiere. Quale allora la mission di Scampia nell’area Nord di Napoli?

Al di là del Patto dell’Amministrazione comunale per Scampia recentemente deliberato e da implementare, si può individuare un cronoprogramma possibile:
- un primo tempo potrebbe essere dedicato alla realizzazione delle opere incompiute e/o alla manutenzione delle opere consegnate (dalla stazione della metropolitana di Piscinola con le opere d’arte del muralista Felice Pignataro, al campo regolare di calcio per ragazzi, alla valorizzazione della villa Comunale e della Piazza Giovanni Paolo II);
- un secondo tempo all’elaborazione di un progetto globale di crescita economica e sociale con la discussione ed il confronto di idee, come aveva suggerito nella primavera scorsa il Ministro Barca ed il sottosegretario Marco Rossi Doria alle associazioni del territorio per la definizione di un programma comune per l’ambito sociale.

Certo il progetto a cui tutti i cittadini sono chiamati per superare le difficoltà economiche ed i disagi sociali di tante famiglie e la strumentalizzazione di istituzioni e movimenti riguarda l’attivazione per uno sviluppo economico equo e solidale, una crescita sociale e culturale per il completamento della cittadinanza ed il superamento della dipendenza, dell’ assistenzialismo e del clientelismo.

Priorità delle priorità è la crescita della coscienza e partecipazione politica e civica per la realizzazione corale della “Nuova Scampia”, cioè di “Scampia felice”. Un risveglio della cittadinanza attiva non solo in gruppi, associazioni, laboratori politici e culturali impegnati da anni sul territorio, in modo da facilitare il dialogo ed il confronto su iniziative, progetti, prospettive di crescita di Scampia e dell’area Nord di Napoli.

Scampia è di tutti i cittadini, ed invoca una “Solidarietà civica” – che superi quella puramente familistica, di clan o di ceto - per il progresso e bene di tutti e di ciascuno, guardando al di là di chiusure e confini fittizi o strumentali. Solo così si costruisce il futuro di Scampia con una strategia di inclusione e non di esclusione di alcuno o di iniziative di crescita economica e civile.

Si segnalano Manifesto n. 2 alcune idee e proposte, elaborate dal Coordinamento del Comitato “Scampia Felice”, riguardanti l’effettività e la trasparenza delle politiche sociali in risposta ai bisogni sociali del territorio, la questione femminile, con l’ attivazione dei tavoli Pari Opportunità da parte della Municipalità e la promozione di percorsi di consapevolezza delle donne dei ceti più disagiati, la valorizzazione delle cooperative sociali e culturali che creano lavoro secondo le regole e delle iniziative imprenditoriali giovanili del territorio, la centralità delle istituzioni scolastiche per una crescita culturale complessiva in un dialogo tra genitori e scuola, un “altro mercato” (polo agroalimentare e delle energie alternative, del riciclaggio di materiali) nell’area liberata dalle Vele, il sostegno all’incremento della differenziata per la raccolta dei rifiuti e del sito di compostaggio, il superamento del nodo dei trasporti che pesa sui cittadini, l’accoglienza dei Rom ed sostegno ai progetti comunali per una sistemazione più vivibile del c.d. “campo nomadi” di via cupa Perillo nella prospettiva della strategia nazionale di inclusione di Rom, Sinti e Camminanti.

Napoli, 14 dicembre 2012

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